L'attività sociale che la cooperativa svolge è finalizzata alla formazione al lavoro di soggetti in condizione di svantaggio sociale.

L'obiettivo che si prefigge di raggiungere è quello di educare (o rieducare) tali persone al mondo del lavoro. Sostanzialmente identificare e correggere difetti comportamentali e sviluppare al meglio le loro capacità produttive.

Non si tratta dunque di una formazione professionale ma piuttosto di un percorso di educazione al lavoro.

L'ambiente "protetto" della cooperativa rappresenta un passaggio; una fase di preparazione alla realtà aziendale. La durata di tale percorso, pur in presenza di riferimenti temporali di valutazione, è assolutamente

Durante la giornata lavorativa, le persone inserite sono costantemente affiancate da un tutor che, svolgendo una normale attività produttiva, ha contemporaneamente un ruolo educativo. Anche se va sottolineato che tale ruolo è rivestito da tutto l'ambiente della cooperativa.

Le lavorazioni eseguite sono di svariato tipo e di diversa complessità. Questo offre la possibilità di identificare operazioni con differenti gradi di difficoltà che permettono di valutare le singole capacità ed i progressi ottenuti dai soggetti inseriti.


I soggetti maggiormente indicati per l'inserimento in cooperativa sono i portatori di un handicap che non precluda totalmente la loro operatività manuale ed intellettiva (disturbi psichici medio/lievi o con anomalie fisiche non totalmente condizionanti) e soggetti inseriti nelle fasce deboli (vedasi "aree di intervento").
Vengono inseriti prevalentemente soggetti iscritti al "collocamento disabili / servizio fasce deboli".


Ogni inserimento viene preceduto da un'attenta valutazione, effettuata in collaborazione con il "collocamento disabili / servizio fasce deboli" e segue un preciso iter:

- valutazione funzionale di inserimento in cooperativa;
- periodo di tirocinio di osservazione e prima valutazione dell'impatto con la realtà lavorativa;
- periodo di assunzione in cooperativa per la formazione complementare in funzione del successivo inserimento in azienda;
- inserimento mirato in realtà aziendali del territori.

La valutazione preliminare del soggetto da inserire avviene in collaborazione con il suo referente del "collocamento disabili / servizio fasce deboli" che fornisce tutte le informazioni necessarie per l'analisi delle sue problematiche e delle sue attitudini, al fine di predisporre un programma di formazione adeguato alle sue capacità.

A conclusione della valutazione viene predisposto un percorso personalizzato di formazione e viene nominato un tutor interno con la responsabilità di supervisione del soggetto.

Il tutor provvede a formalizzare i risultati del lavoro svolto con l'ausilio di schede di valutazione e formulazione di verbali di verifica.

Periodicamente vengono tenuti incontri con il referente del "collocamento disabili / servizio fasce deboli" per il riscontro dei risultati ottenuti.

Premesso che, in ogni caso, l'obiettivo primario è quello di identificare la soluzione migliore per il benessere della persona, lo scopo del percorso formativo, indipendentemente dalla sua durata, rimane l'inserimento del soggetto in azienda o presso un ente privato o pubblico.

Quando si ritiene che il soggetto abbia raggiunto una buona capacità lavorativa, il "collocamento disabili / servizio fasce deboli" si attiva per identificare, sul territorio, una realtà adatta per il suo inserimento mirato.

Il tutor interno si rende ancora disponibile per un periodo di monitoraggio e assistenza onde attutire l'impatto del soggetto nella nuova realtà.

E' indispensabile porre l'accento sul concetto di "inserimento mirato" in quanto si ritiene molto importante che vengano conciliate, nel limite del possibile, le attitudini del soggetto con le esigenze delle aziende. Questo per garantire la possibilità che il nuovo rapporto instaurato abbia carattere di continuità e assicuri al soggetto inserito la conservazione della sua dignità di lavoratore.


Non si esclude la possibilità che alcuni soggetti inseriti con le procedure indicate, vengano successivamente assunti e rimangano in cooperativa a tempo indeterminato poiché gravi limiti operativi e/o psicologici palesati sconsigliano o rendono impossibile il loro passaggio in realtà esterne.


Al centro della vita quotidiana della cooperativa sono i soci lavoratori, siano persone svantaggiate o normodotate ed il lavoro da essi svolto.

A tutti vengono richiesti: impegno, disciplina, rispetto degli altri ed aiuto reciproco.

L'orario standard di lavoro è di 38 ore settimanali. Diverse persone hanno tuttavia optato per rapporti part-time; alcune per motivi personali e/o familiari, altri per impossibilità fisica o mentale a reggere un'intera giornata lavorativa (per la maggior parte si tratta dei soggetti portatori di handicap).

Nel corso della mattinata e del pomeriggio viene effettuata una pausa di un quarto d'ora, durante la quale i lavoratori si ristorano (si dispone di un locale dotato di distributori automatici di bevande e di generi alimentari vari) e fraternizzano fra di loro.

Le attività svolte sono in parte a carattere manuale e in parte richiedono l'impiego di attrezzature di diverso tipo. Alle persone disabili vengono destinate lavorazioni con difficoltà proporzionali alle loro capacità: più semplici inizialmente e progressivamente più complesse, in base alle abilità man mano acquisite. Esse sono costantemente affiancate dal proprio tutor che le istruisce sull'attività da svolgere, ne corregge gli errori e le supporta nei momenti di difficoltà.

I tutor hanno anche il compito di stilare rapporti periodici sui progressi ottenuti dai loro assistiti e di valutarli con i responsabili esterni.

Molta attenzione viene anche riservata all'integrazione sociale delle persone seguite poiché, nella maggior parte dei casi, le loro problematiche sono rappresentate proprio dalla difficoltà di comunicazione con gli altri e di partecipazione alla vita comunitaria.

A questo scopo vengono organizzate svariate occasioni di ritrovo al di fuori dell'orario di lavoro e festicciole di ogni tipo: serate in pizzeria, cene all'aperto o al ristorante o nella stessa sede della cooperativa, partite di calcio, feste prenatalizie, feste preferie estive, feste prepasquali, ricorrenze varie.